L'Atalanta e le "sue sorelle": l'Olympiakos Pireo e le sue origini "olimpiche"

Lo stemma dell'Olympiakos, raffigurante il cosiddetto "olimpionico"
e il "cratere lucano con incoronazione atletica" del Pittore di Amykos
del 420 a.C., custodito nel Museo Olimpico di Losanna in Svizzera.


La scorsa settimana, seguendo il filo logico iniziato con l'Atalanta, vi ho parlato dell'Ajax e delle sue origini mitologiche, soffermandomi sul nome al quale i fondatori della compagine olandese si erano ispirati per chiamare la loro squadra, parlandovi dell'omonimo eroe greco. Oggi, invece, ho scelto di parlarvi delle origini di una squadra greca, esattamente de Il Pireo, che prende il nome dalle Olimpiadi dell'antica Grecia e si ispira proprio agli ideali di quelle competizioni. 

Sì tratta dell'Olympiakos Syndesmos Filathlōn Peiraiōs, più semplicemente noto come Olympiakos o Olympiacos, fondato il 10 marzo 1925 a Il Pireo. Questa città della Grecia si trova a circa 8km da Atene ed è il più grande porto della nazione ellenica, un nodo di scambio fondamentale sia a livello nazionale che internazionale, tanto che già nell'antichità era diventato l'accesso al mare principale della capitale greca. 

Tornando alla squadra di calcio e più in particolare allo statuto iniziale del club, si evincono gli scopi principali di questa compagine. Questi erano: lo sviluppo e la pratica sistematica delle competizioni atletiche, la diffusione dell'ideale atletico dei Giochi olimpici antichi e, infine, la promozione della socialità e dell'etica sportiva tra i giovani secondo i principi egualitari di moralità e cura della salute. L'Olympiakos, infatti, nacque come società polisportiva è ancora oggi fanno parte di questa ben 16 sezioni sportive, tra le quali le più famose sono quelle di pallacanestro, nata nel 1931, pallavolo, fondata nel 1930, e pallanuoto, che iniziò l'attività nello stesso anno della sezione calcistica. 

La fondazione avvenne quando i membri di due club già preesistenti decisero di fondersi per dare vita ad un'unica società sportiva. Queste due società erano il Piraikos Podosfairikos Omilos FC, cioè il Club sportivo e calcistico del Pireo e il Piraeus Fans Club FC. Questa fondazione avvenne appunto nel 1925, come già ricordato in precedenza, durante una assemblea in cui 29 persone decisero di sciogliere le due squadre a cui appartenevano in precedenza e e di farle confluire in un unica società, che si occupasse di diffondere alla comunità i principi e la visione dello sport di cui sopra. I principali fondatori furono: Notis Kamperos, un ufficiale superiore della marina militare greca; Michalis Manouskos, un noto industriale del Pireo, che fu anche il primo presidente del club; Stavros Maragoudakis, il direttore dell'ufficio postale della città; Nikos Andronikos, un mercante; Dimitrios Sklias, un ufficiale dell'esercito greco; Nikolaos Zacharias, un avvocato; Athanasios Mermigas, un notaio; Kostas Klidouchakis, che fu poi il primo portiere della squadra di calcio; Ioannis Kekkes, un agente di borsa; e per concludere l'intera famiglia di mercanti degli Andrianopoulos, in particolare i cinque fratelli Yannis, Dinos, Giorgos, Vassilis e Leonidas.

Proprio i fratelli Andrianopoulos furono alcuni dei primi giocatori della sezione calcistica e con le loro gesta riuscirono a consolidare la reputazione della squadra in tutta la Grecia e a farla, quindi, conoscere al di fuori della città. Yannis, Dinos, Giorgos, Vassilis e Leonidas formarono, infatti, una linea d'attacco storica che portò alla conquista di ben 6 campionati de Il Pireo, oltre al primo titolo di campione della Grecia, arrivato nel 1930. L'Olympiakos divenne, così, popolarissimo nel resto della nazione greca e i suoi tifosi, che all'inizio appartenevano alla classe operaia, furono sempre più numerosi. Il primo campo da gioco fu, invece, il Velodromo Neo Phaliron.

Il nome Olympiakos fu proposto dai già citati Kamperos e Manouskos, con il primo che suggerì, insieme a Yannis Andrianopoulos, anche l'emblema da utilizzare nello stemma della squadra. Questo era ed è tutt'ora un giovane "olimpionico" con una corona di ulivo posizionata sulla testa, il riconoscimento che veniva consegnato durante la premiazione ai vincitori delle gare olimpiche nell'antichità. I colori sociali del club furono, invece, il rosso e il bianco. Il primo simboleggia, infatti, il coraggio e la passione per la vittoria, mentre il secondo indica la purezza e la lealtà agonistica.

Nel corso degli anni questi valori sono diventati sempre più importanti per il club pireota, soprattutto quando sono arrivati successi e riconoscimenti. Questi sono giunti attraverso tutte le sezioni della polisportiva, come per esempio il basket, nel quale la squadra ha vinto per ben 3 volte l'Eurolega e 12 campionati nazionali, ma soprattutto con il football, che ha incoronato l'Olympiakos come la compagine più titolata di Grecia con ben 45 titoli nazionali, 28 coppe greche e 4 Supercoppe, tanto che già dal 1929 la squadra di calcio fu soprannominata "Θρύλος" cioè "Leggenda". Questo epiteto fu utilizzato dalla stampa ellenica per la prima volta dopo il 1929, per poi diventare di dominio pubblico negli anni '50 con gli ulteriori grandi successi in patria della squadra, poiché dal 14 marzo 1926 al 3 marzo 1929 la compagine biancorossa riuscì ad ottenere 36 risultati utili consecutivi, senza mai perdere, contro tutte le compagini della Grecia, facendo registrare ben 30 vittorie e solo 6 pareggi. Un soprannome che sicuramente avrebbe riempito d'orgoglio anche ai padri fondatori del club che in quel lontano 1925 potevano probabilmente solo sognare tutti i trionfi che la loro polisportiva è riuscita a mettere in fila nel corso degli anni.

Bibliografia e sitografia:

- I miti greci, Giuseppe Zanetto, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, 2007
- wikipedia.org
- olympiacos.org

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