Quattro chiacchiere con gli scrittori: Armando Fico e il suo libro "Věra Čáslavská. campionessa dissidente"

Questa domenica tornano, nuovamente, gli articoli di approfondimento sul blog Culturalmente Sport. Oggi in particolare, torna la "rubrica" denominata "Quattro chiacchiere con gli scrittori", con cui vi racconto, attraverso la voce degli autori, i loro libri e racconti che trattano di argomenti sportivi e che reputo particolarmente interessanti.
Oggi vi parlo dello scrittore e sport writer della pagina Crampi Sportivi, Armando Fico, che ho avuto il piacere di intervistare negli scorsi giorni e che recentemente ha pubblicato, con l'editore Battaglia Edizioni, il libro intitolato "Věra Čáslavská. Campionessa dissidente". Continua, quindi, la nostra collaborazione con l'editore imolese che CulturalmenteSport vuole, ancora una volta, ringraziare per la fiducia e l'opportunità fornitaci. 

Tornando al libro, questo è un interessantissimo racconto in cui Fico, ci narra la vita e la carriera della mitica campionessa di ginnastica artistica cecoslovacca Věra Čáslavská, la ginnasta con più ori olimpici a livello individuale, cioè ben sette, in tutte le specialità, unica tutt'ora ad esserci riuscita. 

Possiamo, così, scoprire la bellissima e complicatissima storia di Věra: capace di incantare il mondo intero con il suo talento e la sua classe, ma anche di schierarsi politicamente, contro le ingiustizie del regime comunista sovietico, per difendere la sua libertà e quella del proprio paese, cioè la ormai disciolta Cecoslovacchia. 

Ho scelto di porre ad Armando, che ringrazio per l'infinita disponibilità, 7 domande che potessero descrivere al meglio il suo ultimo libro, ma anche la sua passione per la scrittura e per il suo lavoro di giornalista, ma anche per lo sport e per la cultura.

Qui di seguito vi propongo l'intervista completa.

1) Per iniziare raccontaci brevemente un po' di te e della tua passione per la scrittura e lo sport, in questo caso in particolare per la ginnastica, sfociata poi nel tuo "lavoro" di scrittore e sport writer. 

"Quella per la scrittura è una passione che mi porto dietro praticamente da sempre. Ho scritto per giornali locali e nazionali, riviste e siti sportivi, ed è stato proprio durante una di queste avventure editoriali (quella con la rivista Crampi Sportivi) che ho avuto modo di iniziare a collaborare con Battaglia Edizioni. Prima con “Underdog. Storie di sfavoriti e altre favole meravigliose" ed ora con “Věra Čáslavská. Campionessa dissidente", che ha catapultato un calciofilo dalla nascita come me nel mondo fino a quel momento semi inesplorato della ginnastica. Ed è stato un gran bel viaggio, devo ammettere…"
  
2) Parlando, invece, del tuo libro, cioè "Věra Čáslavská. Campionessa dissidente", quale è stata l'idea di base dalle quale sei partito per raccontare la particolare e affascinante storia della mitica Věra? 

"Insieme all’editore Lorenzo Battaglia, volevamo una storia che andasse oltre la semplice narrazione sportiva in sé per sé. Nel racconto della vita di Věra passa come un fiume in piena la Grande Storia, la società si evolve e stravolge in maniera rivoluzionaria, la politica si accartoccia su sé stessa e poi fa pace coi cittadini più e più volte… Ci è sembrata una vita esemplare, ricca di significato, densa di valore e soprattutto portatrice di un messaggio talmente forte da dedicarci anima e corpo alla stesura di questa “biografia romanzata”.
 
3) Come nasce, quindi, l'idea di raccontare la vita e le gesta della campionessa cecoslovacca che con il suo talento e la sua forza è riuscita ad entrare per sempre nell'olimpo della ginnastica mondiale?

"L’idea nasce da un’intuizione editoriale di Lorenzo Battaglia, che ha intravisto prima di tutti la potenza di questa storia incredibile. Il contesto poi ci ha aiutato, per così dire: gli atleti moderni, in questo ultimo quinquennio soprattutto, hanno più volte manifestato anche con forza le loro idee; si sono schierati a favore o contro alcune cause, e spesso e volentieri si sono scontrati contro chi deteneva o voleva preservare i interessi politici ed economici a danno del progresso o piuttosto del bene comune."

4) Come ci descriveresti quindi il tuo libro? Su quali aspetti umani e sportivi, ma anche sociali e culturali, ti sei soffermato di più?

"La definizione più concreta per questo libro è quella di biografia romanzata. Proseguendo con la scrittura, ci siamo infatti resi conto che fermarsi alla semplice “cronaca degli eventi che travolgono Věra” non rendeva giustizia alla potenzialità del libro stesso, che pure avevamo intuito. Abbiamo allora inserito qualche espediente romanzesco (sempre partendo ovviamente da fatti reali) in grado di amplificare la portata della narrazione da un punto di vista emozionale, umano, sociale ed appunto culturale. Gli aspetti principali attorno a cui ruota tutto il libro sono la forza d’animo di Vera e del popolo cecoslovacco, la brama di potere e “la banalità del male” di chi condanna Věra all’oblio ed alle peggiori sofferenze, ed infine ovviamente la sete di libertà e giustizia che alberga dentro di noi e che non si può reprimere in alcun modo."

5) Hai qualche aneddoto o episodio particolare che vuoi raccontarci legato alla scrittura di questo racconto?

"Ce ne sono diversi, a pensarci bene. Ve ne racconto uno simpatico, che ho vissuto andando direttamente in una scuola di ginnastica artistica per vedere e respirare sul campo la vita di una ginnasta. Quando ho fatto cenno alla grande Věra Čáslavská ed all’intenzione di scrivere un libro su di lei il coach ha sgranato gli occhi con sincero interesse. Me ne ha parlato, mi ha introdotto al suo stile ed al suo modo di interpretare la ginnastica, dopodiché mi ha indicato di guardare dentro la palestra: “Hai visto quello che sta facendo quella ragazzina? Sì, quella di dieci-undici anni che a stento arriva sopra la trave. Alle gare porta un programma più difficile dell’esibizione da medaglia d’oro di Věra alle Olimpiadi… Se però oggi la ginnastica moderna è quella che conosciamo, un merito enorme va proprio alla Čáslavská”.

6) In questo tuo libro ti sei soffermano molto anche sugli aspetti sociali, culturali e politici legati al mondo sportivo. Quanto pensi sia importante parlare di sport anche attraverso questi punti di vista e quanto essi influiscono poi sulle attività sportive e sugli atleti? 

"Direi che è fondamentale. Anzi, soprattutto oggi non se ne dovrebbe proprio più fare a meno. Già di suo, lo sport con le sue gesta è un linguaggio universale e carismatico, in grado di smuovere coscienze ed incidere sulle emozioni di ognuno di noi. Coi social, poi, ogni atleta raggiunge oggi milioni di persone in tutto il mondo: il ruolo sociale dell’atleta è molto più ingombrante che in passato. Sarebbe una bella sfida da cogliere, quella di uscire dalla frivolezza degli “sportivi influencer” per atterrare su un maggiore loro attivismo. Almeno per chi se la sente, ovvio..."

7) Progetti futuri? Sempre legati a qualche racconto sportivo o al mondo dello sport in generale? Se puoi e vuoi dircelo naturalmente.

"Adesso ho voglia solo di dedicarmi al libro su Věra. Dopo la scrittura inizia infatti qualcosa di diverso, di ancor più bello, che ha permesso di conoscerci, ad esempio, e dar vita a questa bella intervista. Stare in mezzo alle persone, creare relazioni per mezzo di un libro, percepire entusiasmo ed interesse negli occhi di legge o ascolta, è qualcosa di magico e stimolante. Il viaggio insieme a Vera è appena iniziato…"

Ringrazio ancora una volta Armando per la sua grande disponibilità e simpatia. Gli auguro, poi, un grande in bocca al lupo per il suo libro e per i suoi prossimi lavori, nella speranza che anche in futuro potremmo ritrovarci a parlare nuovamente di sport, cultura e ginnastica.

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