Quattro chiacchiere con gli scrittori: Claudia Cinelli e il suo libro "Respiro a testa in giù"

   Questa domenica tornano, nuovamente, gli articoli di approfondimento sul blog Culturalmente Sport. Oggi in particolare, torna la "rubrica" denominata "Quattro chiacchiere con gli scrittori", con cui vi racconto, attraverso la voce degli autori, i loro libri e racconti che trattano di argomenti sportivi e che reputo particolarmente interessanti. 

    Oggi vi parlo della ginnasta e scrittrice Claudia Cinelli, che ho avuto il piacere di intervistare negli scorsi giorni e che ha pubblicato nel 2022, con Narrativa Giovani Gruppo A.V. Italia SRL., il libro intitolato "Respiro a testa in giù"
    
   In questo libro l'autrice ci racconta la sua grande passione per la ginnastica attraverso la storia della ginnasta Valentina Cicognini, una giovane diciottenne, dalla vita "semplice", ma allo stesso tempo unica e bella. La ragazza si trova, infatti, alle prese con la sua prima vera relazione con il suo ragazzo Andrea, fatta di bellissimi momenti ma anche di tanti grattacapi, l'ultimo anno di liceo, che la costringe a stare spesso sui libri di scuola e il suo grande amore di una vita, cioè la ginnastica, che le costa fatica e sudore, visti i tanti allenamenti, ma che le dà anche tante soddisfazioni e le trasmette grande felicità

   "Vale" si trova, così, affrontare i "classici" problemi di una ragazza adolescente, la cui esistenza sta, piano piano, cambiando e la sta proiettando sempre di più nel mondo dei grandi. Due certezze, però, saranno sempre presenti nella sua vita: la sua famiglia e la sua amata ginnastica. 

     Ho scelto di porre a Claudia, che ringrazio per l'infinita disponibilità, 7 domande che potessero descrivere al meglio il suo ultimo libro, ma anche la sua passione per la scrittura e per la ginnastica, lo sport che ha sempre amato fin da bambina.

Qui di seguito vi propongo l'intervista completa.

1) Per iniziare raccontaci brevemente un po' di te e della tua passione per la scrittura e lo sport, in particolare per la ginnastica, sfociata poi nella scrittura del tuo libro "Respiro a testa in giù". 

"Claudia in pillole ? Pochi centimetri, ma tanta determinazione nel raggiungere le linee del traguardo. Ho 25 anni, ma la prima volta che ho varcato la soglia di una palestra ne avevo tre e da lì ne è nato un legame lento, ma direi decisamente saldo. La passione per la ginnastica è nata così, come si coltiva una piccola piantina, con cura e regolarmente."

"La scrittura invece tutt’altro percorso. L’ho scoperta poco fa, quando ho deciso di iscrivermi alla Facoltà di Lettere."

"Metti due passioni e uniscile e nel mio caso ne è uscito “Respiro a testa in giù”.

2) Parlando, invece, proprio del tuo libro quale è stata l'idea di base dalle quale sei partito per raccontare la storia "normale", ma allo stesso affascinante ed emozionante, di Valentina, la ginnasta protagonista del tuo libro? 

"Ogni libro nasconde sempre qualche verità, qualche legame con chi lo scrive. Valentina è così legata a me, alla mia storia. La ginnastica mi ha donato davvero tanto e io in qualche modo dovevo restituirle il favore che lei aveva fatto a me, per questo decido di provare a scrivere."

3) Come nasce, quindi, l'idea di raccontare la vita e le gesta di questa piccola ginnasta innamorata della vita, ma soprattutto della ginnastica? Ci sono anche degli aspetti che potremmo definire autobiografici in questo racconto? 

"Ops, ho già un po’ risposto, ma qualche dettaglio in più. In Valentina c’è parecchio di Claudia, ma non pensate che sia un semplice alter ego. Ha molti più dettagli narrativi e che rendono la storia più avvincente, senza però staccarla troppo da quella che è la reale vita di un’adolescente."

4) Come ci descriveresti quindi il tuo libro? Su quali aspetti umani e sportivi, ma anche sentimentali o sociali, ti sei soffermata di più?

"Oh mamma, qui si va sul difficile. La storia è leggera e frizzante, le pagine scorrono veloci proprio perché la lettura deve essere rilassante, ma deve tenerti attaccato lì proprio come un esercizio a trave, ma anche molto di più. La competizione dove la tua amica di sempre diventa l’avversaria, le cadute, la resilienza. Qualche punto chiave eccolo qui, ma mica li dico tutti tutti."

5) Hai qualche aneddoto o episodio divertente o particolare che vuoi raccontarci legato alla scrittura di questo racconto?

"Certamente. I sogni nel cassetto li conosciamo tutti. Ecco in questo caso il mio sogno è diventato un incubo. Perché ? Perché aprivo il cassetto, scrivevo, richiudevo e di nuovo, di nuovo, di nuovo. Avevo timore che la storia non andasse bene, non piacesse… E poi un giorno ho tirato fuori un po’ di coraggio in più e mi sono lanciata."

6) Mi sembra di aver intuito che anche tu sei stata una ginnasta diciamo" professionista"in passato, correggimi se sbaglio. Quali sono quindi gli aspetti che ti hanno fatto innamorare di questo sport così faticoso e dispendioso, sia a livello fisico che mentale, ma anche tanto divertente ed emozionante? Quali, invece, quelle cose che proprio non ti andavano giù? 

"Professionista un parolone, anche un po’ sbagliato. Ho fatto ginnastica sí, le ho dato anima e cuore, ma non sono mai arrivata a dei super livelli, nulla toglie che i miei sassolini dalla scarpa me li sono tolti eccome. Mi sono innamorata lentamente, scoprendo i lati belli: l’impegno, le medaglie, il cosidetto ”elemento che ti porti a casa”, ma a scapito mio avevo sempre un cuore che prevaleva sulla ragione e me ne faceva combinare di ogni soprattutto nelle competizioni. Mannaggia a me che qualche rimpianto ce l’ho."

7) Progetti futuri? Sempre legati a qualche racconto sportivo o al mondo della ginnastica? Se puoi e vuoi dircelo naturalmente.

"Spoiler, ma non troppo. Si può dire che “Respiro a testa in giù” non finisce sicuramente qui… E poi vediamo cosa mi riserverà il mondo della ginnastica, chi lo può dire…" 

   Ringrazio ancora una volta Claudia per la sua grande disponibilità e simpatia. Gli auguro, poi, un grande in bocca al lupo per il suo libro e per i suoi prossimi lavori, nella speranza che anche in futuro potremmo ritrovarci a parlare nuovamente di sport, cultura e ginnastica.

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