Quattro chiacchiere con gli scrittori: Vincenzo Paliotto e suoi racconti sul mondo del calcio

    Dopo qualche settimana di stop torno a scrivere anche sul blog CulturalmenteSport e devo dire che questa domenica sono, nuovamente, molto contento di farlo. Questo perché oggi torna una  "rubrica" a cui tengo molto e che già in passato vi aveva tenuto compagnia. Sto parlando di "Quattro chiacchiere con gli scrittori", con cui voglio raccontare, attraverso la voce degli autori, i loro libri e racconti che trattano di argomenti sportivi e che reputo particolarmente interessanti. 

    Oggi parliamo del conosciutissimo football writer Vincenzo Paliotto, che ho avuto il piacere di intervistare negli scorsi giorni e che ha da poco pubblicato il suo ultimo libro "C'era una volta la Coppa delle Coppe", edito nel 2020 da Gianluca Iuorio Urbone Publishing. Si tratta di un interessantissimo racconto, ricco di ricordi, aneddoti e storie, su una delle coppe europee più nostalgiche ed emozionati che tutti gli appassionati di calcio ricorderanno con affetto e simpatia: la Coppa delle Coppe appunto, che si è disputata, fino al 1999, tra le vincenti delle coppe nazionali europee. 

    Paliotto, però, non si è occupato solo di coppe europee e di calcio nostalgico ma ha anche scritto e pubblicato, in passato, diversi libri interessanti e ricchi di storie sul football sudamericano, come "Obsesión por la Copa Libertadores" "Clàsicos - Derby e e rivalità calcistiche in America Latina", oppure sul calcio dell'est Europa, come "Stasi Football Club - Il calcio al di là del muro" "DDR - La guerra fredda del football", tutti editi da Urbone Publishing. Inoltre, tra i suoi titoli più significativi, non si possono non citare anche "I derby d'Italia" e "Storie e leggende della FA Cup", due scritti che raccontano, appunto, delle stracittadine italiane più importanti e di una delle coppe nazionali più antiche al mondo e più ricche di fascino. Uno scrittore a tutto tondo, insomma, che ha parlato del fantastico mondo del pallone in tutte le sue sfaccettature più interessanti ed intriganti. 

    Ho scelto di porre a Vincenzo, che ringrazio per l'infinita disponibilità, sei domande che potessero descrivere al meglio il suo ultimo libro ma anche gli altri suoi racconti, la sua passione per ls scrittura, per il calcio e per le sue grandi storie. 

Qui di seguito vi propongo l'intervista completa.

Nel corso della tua attività di scrittore hai pubblicato diversi libri sul calcio, in particolare su quello dell'est Europa e su quello sudamericano, come nasce questo tuo interesse per due movimenti calcistici così distanti ma anche così vicini, poiché pieni di storie, miti e leggende da raccontare?

Diciamo che sono due passioni calcistiche molte lontane tra loro geograficamente, ma ugualmente estremamente belle e coinvolgenti. Chiaramente molto differenti tra di loro, ma dire la più bella non saprei. Forse il Sud America è più coinvolgente, ma i libri sul calcio dell'Est Europa, come "Stasi Football Club - Il calcio al di là del muro" e "DDR - La guerra fredda del football" mi hanno regalato grandi soddisfazioni, così come quelli sul calcio sudamericano, come "Clàsicos - Derby e e rivalità calcistiche in America Latina" e "Obsesión por la Copa Libertadores" d'altro canto.

Da quanto tempo scrivi di calcio e storie sportive? Come nasce questa tua passione giornalistica e di football writer?

Ho cominciato come football writer tra il 2009 ed il 2010 con la realizzazione de "L'altro calcio - Storie di football e politica", autoprodotto. Nel 2005, però, avevo già scritto "La Storia della Cavese - Dal 1919 in viaggio con gli aquilotti". Tuttavia, nel corso degli anni l'attività è aumentata in quanto i libri hanno poi venduto di volta in volta. L'attività di football writer è diventata una vera realtà. È per me un vero piacere ed è bellissimo scrivere e ricercare, non posso stare senza. Con il mio editore Urbone Publishing mi lega un grande rapporto di lavoro e di amicizia, una persona seria e disponibile.

Hai mai avuto l'occasione di vedere una partita di calcio sudamericano dal vivo?

Mi è capitato di assistere ad una partita in Messico ed un'altra in Brasile. Beh, cosa dire, il calcio latinoamericano è un'altra cosa per una lunga serie di motivi e di sensazioni. Non si può paragonare al calcio europeo, è molto più caloroso ed emozionante. Il tifo sudamericano è viscerale, molte volte violento, ma viscerale ed unico nel suo genere.

Nel tuo ultimo libro, "C'era una volta la Coppa della Coppe", hai raccontato una competizione affascinante, bellissima e "nostalgica" come appunto la Coppa delle Coppe, come descriveresti il tuo racconto? Su cosa hai voluto soffermarti di più?

Definirei il mio racconto appassionante e come un vero e proprio tuffo nel passato. Un senso vintage che a noi e agli appassionati di calcio in generale piace sempre di più. Il ricordo di grandi squadre e di grandi campioni del passato. Un libro anche di ricerca e di aneddoti, sono andato a scavare lì dove il ricordo e la memoria sbiadiscono, ma che sono sempre reminiscenze affascinanti. Mi sono soffermato sulle grandi squadre, ma anche sui piccoli club veramente meno blasonati ma di grande fascino.

C'è qualche aneddoto, in particolare, che ti lega alla Coppa della Coppe? Una partita o una squadra alla quale sei più affezionato che vuoi, se puoi, raccontarci?

Non c'è una squadra a cui sono legato particolarmente in questo libro. Non saprei scegliere tra le italiane, le inglesi, le spagnole, ma anche le gallesi. Posso dire soltanto che esiste un grande fascino ed una grande voglia di raccontare quel calcio che a tutti noi manca. Ovviamente poi le squadre dell'est europeo affascinano ancora di più.

Progetti futuri? Quale altri racconti interessanti sul fantastico mondo del pallone hai in mente di scrivere, pubblicare e farci leggere, se puoi dircelo?

Ci sono due progetti futuri nel cassetto. Due libri a cui potrei tenere tantissimo, ma sto aspettando la libertà di espressione e di  movimento. Questo lock-down continuo un po' reprime le idee e mi rende malinconico ed un po' improduttivo. Gli scheletri dei due libri sono già pronti e numerosi capitoli già scritti. Speriamo mi sorregga la giusta ispirazione per portarli al termine e sarebbe una grande cosa. Ritornando ad una vita, come dire normale, questi due volumi prenderanno sicuramente forma. Sono in cantiere da un bel po' di tempo.

Ringrazio ancora una volta Vincenzo per la sua grande disponibilità e gli auguro un grande in bocca al lupo per il suo nuovo libro e per i suoi prossimi lavori, nella speranza che anche in futuro potremmo ritrovarci a parlare nuovamente dei suoi bellissimi scritti. 

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